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Gli italiani e il cibo. All’estero!

Quando vivi all’estero (ma anche quando sei a casa tua forse) ti accorgi facilmente di come noi italiani veniamo irrimediabilmente stereotipati e identificati con un bel piatto di spaghetti, magari alla bolognaise.

E un po’ devo ammetterlo, non hanno tutti i torti! Noi italiani parliamo di cibo più o meno come un inglese parla del meteo: sempre! Provate a pensarci.. ricordate cosa avete mangiato a pranzo vero? E quando tornate da un viaggio, l’aver mangiato bene o male è sicuramente una delle cose di cui parlerete.

il cibo e gli italiani

Ok ora sappiate che difficilmente un olandese si ricorderà cosa ha mangiato a pranzo. O forse sì, perché sarà più o meno quello che ha mangiato anche ieri, e il giorno prima e quello ancora… E quello che mangerà domani e così in avanti. Molto probabilmente si tratterà di una fetta di pane (sì di quelli in cassetta, in tutte le sue varianti..di mais, integrale, bianco, ai semi di zucca e così via) con sopra una succulenta fetta di formaggio. O meglio ancora, pane, margarina e sprinkles (per farvi un’idea andate a vedervi l’articolo da cui ho tratto la foto!)

hagelslag

Ma noi italiani ci sappiamo decisamente far valere in questo campo. E così negli uffici internazionali troverete i connazionali italiani riunirsi per la pausa pranzo, sfornando ognuno una pietanza degna della miglior trattoria casereccia italiana: pasta alla carbonara, pollo con patate, insalatone miste e pane fresco, caprese, pasta al pomodoro, risotti, polpette al sugo, lasagne. E il momento del pranzo diventa un piacevole incontro conviviale, in cui ci si scambiano ricette, suggerimenti e commenti. Una sorta di club di cucina improvvisato insomma!

pollo e patate

Questi pranzi solitamente scatenano l’ironia -e anche un po’ di invidia diciamolo- dei colleghi non italiani, che passano con la loro fetta di formaggio e guardano curiosi nel tuo piatto – che se tanto tanto è la giornata con l’insalata ti guardano nemmeno fossi Jamie Oliver chiedendoti cosa ci hai messo dentro.

Tutto questo alla fine era comunque per dirvi che sebbene io non ami il caffè, detesti il cappuccino, non sia una tifosa di calcio, non guardi i mondiali, e non sia assolutamente una nostalgica italiana… Oggi tornando da lavoro, sotto la pioggia battente, mi sono fermata in un negozio italiano come fosse stato un’oasi di piacere. Cosa ho comprato? biscotti e risotto 🙂

italia a den haag

 

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Il decalogo dell’imperfetto emigrante

Diciamolo chiaramente, trasferirsi all’estero NON è cosa facile.

Trasferirsi all’estero non è la vacanza studio di 3 settimane che facevate da ragazzi, non sono i mesi dell’erasmus, non è stare a cena fuori tutti i weekend o bere litri di birra al pub sotto casa.. anzi molto probabilmente sarete molto spesso rintanati in casa a cercar di risparmiare perche’ non avrete soldi!

Quando ti trasferisci all’estero, se davvero vuoi farlo, molto probabilmente ti sentirai un pesciolino fuor d’acqua per i primi tempi e per di più squattrinato.

Giovani con la valigia

Giovani con la valigia

Vediamo qualche linea guida di un improbabile scelta di vita all’estero 

1. Scegli la meta in modo consapevole. Non saprai comunque come andrà, ma cerca di fare delle ricerche e valuta le tue possibilità: se non parli inglese ad esempio non venire a studiarlo in Olanda, piuttosto considera l’Inghilterra.. A meno che tu non sia seriamente intenzionato a studiare l’olandese!

2.Informati sulla documentazione richiesta per registrarti nel paese dove probabilmente vuoi cercar lavoro e le norme burocratiche: ogni posto ha le sue regole, non pensare di aggirarle solo perché sei Italiano

3. Inizia ad informarti sui costi delle case o ostelli per il primo periodo che sarai nel tuo nuovo paese per non trovarti impreparato e dover dormire sotto un ponte.

4. Vuoi emigrare per cercare lavoro? Bene. Scrivi il tuo CV nella lingua accettata nel luogo dove andrai..Inglese, tedesco o francese che sia.. L’importante è che tu quella lingua la sappia parlare per davvero!

5. Vai a mente aperta. Sei in un nuovo paese, ti devi integrare in una nuova cultura che probabilmente non sempre capirai.. Ma non criticare a priori, non pensare che “ah da noi questo è meglio” perché probabilmente è meglio per te, non per altri.

6. Esplora, conosci gente, buttati.. Anche se all’inizio farai figuracce, è l’inizio di un nuovo capitolo della tua vita, sfruttalo al massimo!

Italiani all'estero

Italiani all’estero

7.Da bravo italiano all’estero, iscriviti a tutti i gruppi facebook Italiani in… Dove inizialmente chiederai consigli e dopo pochi mesi potrai essere tu l’esperto a consigliare chi come te vuole provarci e a criticare il paese che ti ospita, quello che hai lasciato e quello dove andrai, da bravo italiano ovviamente!

8.Abituati a essere preso in giro dai tuoi nuovi amici o colleghi che solo al sentirti parlare inizieranno ad imitare l’accento mafioso italiano usando le solite 5 parole ciao como estas spaghetti pizza (no, non è facile far capire che non siamo spagnoli e che non parliamo solo di pizza e spaghetti!)

9. Cerca la miglior pizzeria in zona 😉

10. Ricordati di infilare in valigia anche qualche vestito, tra la forma di parmigiano, il panettone-torrone-passata di pomodoro-specialità locali-salame-pancetta-prosciutto e il resto del supermercato italiano. Sì, la cucina di casa ti mancherà irrimediabilmente, sarà difficile abituarsi a mangiare la pasta grand italia e la pizza Casa di Mama, ma ben presto ti ritroverai anche tu a bere la zuppa ai funghi della macchinetta e considerarla cibo. (Non è vero che parliamo solo di cibo noi italiani!!)

Cup A soup

Cup A soup

A parte tutto direi che siamo gente simpatica noi italiani emigrati all’estero. Facciamo casino, ci si riconosce a distanza, ci lamentiamo e litighiamo, possiamo vivere all’estero per anni ma in fondo il cuore italico rimane sempre e non si nasconde.. E dopotutto dobbiamo farci i complimenti, siamo un popolo generalmente molto adattabile e con mille risorse!

Disclaimer
Immagine originale donna con la valigia su confeuro.it
Immagine originale Vesuvio Bakery su repubblica.it